Robert J. Sternberg, docente di psicologia a Yale e studioso noto in tutto il mondo, fa un’analisi dell’amore nelle sue tre componenti, che egli crede abbiano un ruolo chiave nella comprensione di tale sentimento. Tali componenti sono l’intimità, la decisione/impegno e la passione. Sternberg ha individuato in queste tre componenti quelle caratteristiche di atemporalità e di transculturalità che fanno sì che l’amore possa essere letto nello stesso modo in ogni tempo e in ogni luogo.
L’intimità, dice Sternberg, comprende almeno dieci elementi:
1. Il desiderio di alimentare il benessere della persona amata
2. Sentirsi felici con la persona amata
3. Tenere in alta considerazione il partner
4. Essere capaci di far affidamento sulla persona amata in tempi di necessità
5. Avere una comprensione reciproca con la persona amata
6. Condividere se stessi e i propri averi con la persona amata
7. Ricevere supporto emozionale dalla persona amata
8. Dare supporto emozionale alla persona amata
9. Comunicare intimamente con la persona amata
10. Valorizzare la persona amata
“L’intimità nasce con l’autorivelazione. Se si vuole arrivare a conoscere meglio qualcuno, è opportuno fargli conoscere qualcosa di se stessi” (Sternberg, 1999). E’ una delle componenti dell’amore, ma il suo processo non è lineare, procede a sbalzi, e noi rischiamo spesso di perderla per la paura di scoprirci e per renderci più autonomi dall’altro. Personalmente credo che intimità e autonomia possano convivere qualora per intimità si intenda la capacità di mostrare all’altro pensieri ed emozioni autentiche, che non implichino giochi psicologici col fine di creare dipendenza affettiva e di manipolare l’altro inducendo questo a fare ciò che noi vogliamo che faccia.
La decisione e l’impegno comprende non solo l’aspetto a breve termine (decidere di amare), ma anche quello a lungo termine (far perdurare quel sentimento). La decisione di amare non sempre comporta un impegno a far durare la relazione. Tutte le coppie devono attraversare momenti di crisi e cambiamento, e la componente dell’impegno è quella che tiene in vita la relazione e che può aiutare a ritrovare la felicità di coppia. E’ auspicabile che l’impegno per la coppia non si trasformi nell’incapacità di essere disponibili ad un cambiamento della relazione all’interno della coppia stessa. Tenere in vita una relazione vuol dire che entrambi i partner si evolvano insieme e che i ruoli non siano rigidi.
La passione è un desiderio intenso di unione con l’altro. Tende ad intrecciarsi con i sentimenti di intimità e spesso le due componenti si alimentano a vicenda. Nei primi stadi di una relazione la passione è più forte perché i due partner si devono reciprocamente avvicinare e ciò fa in modo che il rinforzo sia intermittente (a volte si viene soddisfatti, altre volte no). L’intermittenza tiene viva la passione.
L’amore prevede tutte e tre le componenti. Sternberg lo chiama amore “perfetto”.
La simpatia prevede solo l’intimità (belle amicizie).
L’infatuazione solo la passione (relazioni brevi basate solo sull’attrazione reciproca).
L’amore vuoto è solo decisione e impegno (stadio finale delle relazioni a lungo termine)
L’amore romantico è intimità e passione insieme (quando non c’è l’idea di un impegno preciso).
L’amore cameratesco è intimità e impegno insieme (amore in cui l’attrazione fisica è svanita, ma c’è intimità e complicità, nonché impegno).
L’amore fatuo è una combinazione di passione e impegno (quello che in genere associamo alle star di Hollywood che hanno matrimoni ripetuti con altrettanti divorzi).
L’amore “perfetto”, dice Sternberg, va trattato con molta cura perché è soggetto a continui cambiamenti e non dura se non lo facciamo durare alimentando le tre componenti dell’amore.
E’ molto difficile mantenere l’amore “perfetto”, ma credo che qualsiasi equilibrio debba necessariamente essere mantenuto con molta fatica e attenzione. E credo che le cadute non si possano evitare. Quando l’amore comprende tutte e tre le componenti, anche se in misura diversa, i partner possono appoggiarsi su quelle che sono presenti in misura maggiore, per aumentare insieme quella che è poco sviluppata; qualora una componente sia mancante, credo che qualsiasi approccio psicologico alla coppia debba partire da quello che la coppia possiede già come risorsa gratificante.
Per approfondire:
Sternberg, R. J. (1999). La freccia di Cupido. Erickson: Trento.
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